L'A.A.F.G. alla 113^ Squadriglia Radar Remota

Visita alla 113^ Squadriglia Radar Remota di Lame di Concordia (VE)

Lo scorso 11 maggio, una delegazione dell’AAFG ha effettuato una visita presso la 113^ Squadriglia Radar Remota posta in Comune di Portogruaro, ma che nella sua denominazione ha come dislocazione del proprio sito “Lame di Concordia”. La delegazione è stata accolta dal comandante della Squadriglia, il Cap. AAran F. Ferrante e dal 1° Mar. LGT F. Mariani. Nel corso di un esauriente briefing, è stata illustrata la funzione e la dislocazione della struttura all’interno dell’Aeronautica Militare e della NATO, oltre ai compiti ad essa assegnati. La 113^ Squadriglia “concorre alla salvaguardia dello spazio aereo Italiano garantendo l’efficienza del sensore radar e della rete aerotattica di comunicazione terra-bordo-terra del Nord-Est, inoltre è integrata nella catena radar della NATO”. 


Il Reparto ha le seguenti dipendenze:

DIPENDENZA GERARCHICO-FUNZIONALE:
-       4^ Brigata TLC e sistemi D.A./A.V.
-       COMLOG 3^ DIVISIONE;
SUPPORTO LOGISTICO-AMMINISTRATIVO:
-       2° Stormo (Rivolto-UD);
PRESIDIO/CIRCOSCRIZIONE:
-       51° Stormo (Istrana – TV);
COLLEGAMENTO TECNICO:
-       COA – A.R.S. (Poggio Renatico – FE), (alternato 22° Gr. R.A.M. – Licola);
-       SCC - AM (Abano Terme).
 
La visita è poi proseguita nella parte “operativa” della Squadriglia, vale a dire il sito in cui è installato il potente radar tridimensionale RAT-31 DL con il suo radome di copertura ed in cui sono dislocate le postazioni di controllo ed analisi delle prestazioni dell’impianto. Difatti, la Squadriglia ha quale compito primario quello di mantenere in perfetta efficienza l’apparato radar, e non quello del controllo dello spazio aereo (compito demandato al COA di Poggio Renatico). L’AAFG desidera ringraziare il Cap. Ferrante, il LGT Mariani e tutto il personale della 113^ Squadriglia per la cortesia e disponibilità dimostrata nel farci conoscere una realtà dell’Aeronautica Militare ai più sconosciuta, ma che risulta vitale nella difesa dello spazio aereo Nazionale e, senza le cui strutture, i Reparti della difesa aerea non potrebbero svolgere il loro compito. 
 
                                                                                                                                                                                             Valter Marchetti / AAFG
 
  

NOTE STORICHE 

La postazione radar di Portogruaro trae origine dalla decisione della NATO - ufficializzata nel dicembre 1956 - di costituire una difesa aerea integrata tra i vari paesi membri. Qualche tempo dopo iniziarono i lavori per la costruzione di due nuovi centri radar italiani, facenti parte di una rete di avvistamento lontano (Early Warning), costituita da 18 postazioni (due delle quali italiane) che si estendevano dall'estremità settentrionale della Norvegia ai confini orientali della Turchia: una base fu costituita a Jacotenente (FG), sul promontorio del Gargano, e l'altra nei pressi di Concordia Sagittaria (VE). La base operativa doveva sorgere in una zona denominata "Lame", che però fu ritenuta non idonea a causa del terreno posto al di sotto del livello del mare e quindi soggetto ad eventuali allagamenti. Si decise quindi di insediare la base in un'altra località non molto distante nel comune di Portogruaro (VE), anche se il nome "Lame" è rimasto ed ha identificato il reparto per molti anni. La nuova base era pronta nel giugno 1961, strutturata su due sedimi, distanti tra loro pochi chilometri. II personale iniziò ad affluire nei primi mesi del 1962; a luglio giunsero i tecnici inglesi della ditta Marconi, per quanto riguardava il radar di ricerca RV-377 e la parte antenna del radar di quota S-244N, e quelli francesi della Thomson CSF per quanta riguardava il ricetrasmettitore dell'S-244N. II 10 settembre 1962 assumeva il comando il Ten. Col. pilota Aldo Cuniberti, primo Comandante del neonato "Nucleo RP-Lame di Concordia". Agli inizi del 1963 arrivò il personale operativo e si cominciò a funzionare seppur parzialmente. II 15 maggio 1963 fu costituito il "Reporting Post/Early Warning - Lame". La piena operatività - con servizio H24, cioè continuativo durante tutti i giorni dell'anno - iniziò il 1° febbraio 1964. In seguito ad una ristrutturazione nell'ambito della difesa aerea italiana, fu presa la decisione di chiudere il non lontano centro radar mobile di Udine-Campoformido (esistente da oltre un decennio) e di trasferirlo a Lame, una base dotata di un bunker in cemento armato nel quale era alloggiata la sala operativa, e quindi in grado di resistere ad un eventuale attacco nucleare. II trasferimento di uomini e mezzi da Campoformido a Lame iniziò nel dicembre 1967 e si concluse a giugno 1968. Tra febbraio e marzo 1968 vennero installati e resi operativi i due radar provenienti da Campoformido: I'AN/MPS-11 (radar mobile di ricerca), e I'AN/MPS-14 (radar mobile di quota). II 6 marzo 1968 Lame assumeva ufficialmente la nuova denominazione di CRC/P ("Centro Riporto e Controllo/Principale") in ambito nazionale, e MDC/EW ("Master Direction Center/Early Waming") in ambito NATO, ed acquisendo tutte le funzioni dell'ormai disattivata base di Campoformido, dalla quale ereditava anche il nominativo radio, "Pedro". Allorquando gran parte del personale di Campoformido si trasferì a Lame, si pensò di dotare il nuovo CRC di un proprio stemma di reparto. L'incarico venne affidato (probabilmente nel 1969) al Cap. Aligi Renzi, che realizzò lo stemma che ha fregiato il reparto durante tutta la sua esistenza, ma che venne autorizzato ufficialmente solo il 28 aprile 1986. Nel 1972 il CRC fu interessato ai lavori per la trasformazione in sito NADGE: ("NATO Air Defence Ground Environment"), tendente alla creazione di una catena di postazioni radar che lavorassero con un sistema semi automatizzato e non più manuale: vennero installate nuove consolles, un potente computer Hughes H-3118 per la gestione dei dati e delle tracce, ed un secondo radar di quota, l'S-269, installato da personale della Marconi e della Thomson CSF. Alla fine degli anni sessanta la Forza Armata decise di installare una postazione radar anche in alta Carnia, dato che i sensori allora esistenti non riuscivano a “vedere” la Valle del fiume Drava, attraverso la quale potevano infiltrarsi aerei appartenenti al Patto di Varsavia. La zona prescelta fu quella di Pontebba (UD): si decise di installare un radar Sulla cima del Monte Scinauz, un'aspra montagna (facente parte delle Alpi Carniche) che si erge sino a 1.998 metri di quota e che si eleva quasi perpendicolarmente sulla Valle del fiume Fella. I lavori iniziarono nel 1969 e agli inizi del 1972 la base era pronta. Si divideva in una zona a Valle (700 m. s.I.m.) da cui partiva una funivia (costruita appositamente per tale scopo e ad uso esclusivo della Forza Armata) che portava sino alla cima del monte dove fu installato un radar di ricerca AN/FPS-8. A causa del forte vento che spesso soffia sulla cima, si decise di non installare I'antenna originale che avrebbe opposto resistenza, ma quella del sistema ATCR-2, un radar progettato e costruito dalla Selenia per il controllo del traffico aereo. Al radar fu abbinato il radar di identificazione IFF AN/UPX-6. II Distaccamento Straordinario Monte Scinauz fu istituito ufficialmente il 14 giugno 1972: la neonata base fu pasta in dall'inizio alle dipendenze del CRC di Lame di Concordia. II primo nucleo di personale arrivò dopo un mese. A fine novembre gli apparati radar iniziarono a funzionare, ma per l'operatività si dovette aspettare il 4 giugno 1973, anche se per alcuni mesi continuarono i lavori per l'installazione delle apparecchiature NADGE. Solo il 3 ottobre 1973 giunse una visita ispettiva della NATO che dichiarò la postazione pienamente operativa ed inserita nel sistema NADGE quale "Reporting Post" (RP). L'RP ricevette nel giugno 1977 il nominativo radio "Cedrone", un gallinaceo simile al tacchino, una volta molto frequente in tutto l'arco alpino, ma ora minacciato d'estinzione e di cui è assai difficile vedere qualche esemplare. Le infrastrutture logistiche del distaccamento-soprattutto a Valle–inizialmente erano carenti e solo faticosamente, dopo continue richieste inoltrate agli organi competenti, si riuscì a rendere più accettabile la vita del personale. Il 1° luglio 1974 I'RP assunse la nuova denominazione di 17° CRAM che mantenne sino al 1° ottobre 1985 quando diventò 17° Gr.R.A.M. Le condizioni di vita presso la base a monte erano particolarmente dure, soprattutto durante i mesi invernali: la neve cadeva abbondante da settembre sino ad aprile inoltrato. La funivia spesso non poteva funzionare a causa delle condizioni meteorologiche proibitive: bufere di neve e raffiche di vento fortissime impedivano le normali operazioni ed il personale in servizio rimaneva isolato anche per parecchi giorni. L'unico intervento possibile era l'intervento di un elicottero militate che non sempre però riusciva ad atterrare sulla cima del monte battuta da violente raffiche di vento. Nel 1977 a Lame iniziarono i lavori per l'installazione di un moderno radar di ricerca, l'Argos-10, costruito dalla Selenia: la base di Concordia fu scelta come sito prototipo per condurre tutte le prove. II radar divenne operativo il 1° gennaio 1979. Con l'entrata in linea di questa macchina di concezione moderna, vennero smantellati i radar RV-377, AN/MPS-11 e AN/MPS-14. Nel settembre 1987 il vecchio sistema IFF (I'AN/UPX-6 risalente ai primi anni Cinquanta) è stato sostituito - sia a Lame che a Monte Scinauz - da un moderno apparato allo stato solido, I'AN/UPX-27NAI. In seguito alla ristrutturazione della difesa aerea, attuata nella seconda metà degli anni Novanta, il 13° Gr.R.A.M. (denominazione assunta dalla base il 1° novembre 1985) è stato inserito tra gli enti che devono essere contratti a "Squadriglia Radar Remota", con la conseguente chiusura della sala operativa, la drastica contrazione di personale e l'installazione di un moderno radar tridimensionale, il RAT-31SL costruito dall'Alenia. II 2 dicembre 1998 è stato spento definitivamente il radar primario Argos-10, dopo quasi vent’anni di servizio operativo e circa 150.000 ore di attività. Immediatamente sono iniziati i lavori di smantellamento ad opera del personale del sito, che si sono conclusi dopo circa un mese. Contemporaneamente sono stati spenti anche i due radar di quota. La sala operativa è stata disattivata e il personale addetto trasferito in altre sedi. Una piccola aliquota di personale operatore è rimasta per la visione delle tracce provenienti da Monte Scinauz, ancora funzionante come testata remota: per tale scopo venne allestita una piccola sala operativa composta da tre consolle IDM-2. Il 20 novembre 1999 sono iniziati i lavori di installazione del nuovo radar RAT-31 SL ad opera del personale della ditta costruttrice Alenia, coadiuvati dal personale tecnico del sito. Agli inizi del 2000 sono finiti i lavori di installazione ed il radar è diventato pienamente operativo l'11 giugno 2001. Su ordine dello Stato Maggiore Aeronautica, il 15 febbraio 2001 è stato decretato lo scioglimento sia del 13° che del 17° Gr.R.A.M.: il 16 febbraio 2001 è nata ufficialmente la "113^ Squadriglia Radar Remota" che eredita idealmente le funzioni e le tradizioni dei due enti soppressi. Lo stesso giorno è stato costituito il "Distaccamento Straordinario Lame", col compito di provvedere alla sistemazione ed eventuale smaltimento di tutto il materiale appartenente al disciolto gruppo radar e non utile alla neonata squadriglia. II Distaccamento Straordinario è durato fino al 10 giugno 2001; I’11 giugno successivo è stato costituito I’ "Ufficio Stralcio Lame" che, dopo numerose proroghe, è stato soppresso il 10 aprile 2004. II 18 luglio 2001 è stato spento I'AN/FPS-8 ancora funzionante a Monte Scinauz ed ha cessato di funzionare la piccola sala operativa a Lame: ad aprile 2002 sono iniziati i lavori per lo smontaggio delle apparecchiature radar che si sono conclusi il mese successivo. Dall’8 al 10 aprile 2002 il reparto è stato sottoposto per la prima volta ad una valutazione tecnica da parte di un team valutativo NATO costituito da due ufficiali e due sottufficiali. II 25 luglio 2002 si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra il Cap. Roberto Donnini (Comandante uscente) e il Magg. Augusto Palmurella (Comandante subentrante). Nel 2003 è stato approvato dagli enti superiori il nuovo distintivo della squadriglia, disegnato dal Cap. Roberto Donnini e dal M.llo Michele Galullo. La neonata 113^ Squadriglia ha iniziato allora un cammino contraddistinto da numerose difficoltà, legate essenzialmente alla drastica riduzione delle risorse finanziarie ed umane: un cammino che è durato alcuni anni e che ancora una volta è stato caratterizzato da un gruppo di uomini - ufficiali e sottufficiali - che sono riusciti a trarre il meglio da se stessi, nella migliore tradizione della storia del "Pedro". II 6 agosto 2007 si è avuto il trasferimento del Comando della squadriglia dal Comune di Concordia Sagittaria a quello di Portogruaro. Nell'ottobre 2012 sono iniziati i lavori per la costruzione di una palazzina che ospita il nuovo radar tridimensionale RAT-31 DL, prodotto dalla ditta Selex Electronic System, e destinato a sostituire l'attuale sensore: i lavori si sono conclusi nel corso del 2013. Il 23 gennaio 2015 il nuovo radar RAT-31 DL, con annesso IFF modello SIR- M5E, è diventato pienamente operativo ed è stato inserito nella catena di difesa aerea nazionale e NATO.  

Copyright 2017 Federico Mariani [e-mail: radar-fed@alice.it]. Tutti i diritti sono riservati. Le informazioni contenute in queste note storiche possono essere utilizzate citando la fonte, tenendo comunque conto della legge che tutela il Diritto d'Autore.

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